Sempre con me

Lorenzo Lavorgna, Papà di Lino Lavorgna

Lorenzo Lavorgna

23 Aprile 1920 – 10 Aprile 2003


La vita come gioco, il gioco come lotta, la lotta come vita.
Con il sorriso sulle labbra, sempre.
Come mi hai insegnato Tu.
Ciao, Papà. Riposa in pace.


Vivrò al di là della morte e canterò al tuo orecchio anche dopo che l’onda immensa mi avrà ricondotto nell’immenso abisso.
Siederò alla tua mensa benché privo di corpo e mi recherò con te fra i campi, spirito invisibile.
Mi metterò con te a lato del fuoco ospite non visto.
La morte non cambia se non le maschere
che ci coprono il volto.
Boscaiolo rimane il boscaiolo, agricoltore l’agricoltore,
e colui che scioglie la sua canzone al vento
la canterà anche alle mobili sfere.
(Khalil Gibran)

7 pensieri riguardo “Sempre con me

  1. E lui disse:
    Voi vorreste conoscere il segreto della morte.
    ma come potrete scoprirlo se non cercandolo nel cuore della vita ?
    Il gufo, i cui occhi notturni sono ciechi al giorno, non può svelare il mistero della luce.
    Se davvero volete conoscere lo spirito della morte, spalancate il vostro cuore al corpo della vita.
    poiché la vita e la morte sono una cosa sola, come una sola cosa sono il fiume e il mare.
    Nella profondità dei vostri desideri e speranze, sta la vostra muta conoscenza di ciò che è oltre la vita;
    E come i semi sognano sotto la neve, il vostro cuore sogna la primavera.
    confidate nei sogni, poiché in essi si cela la porta dell’eternità.
    La vostra paura della morte non è che il tremito del pastore davanti al re che posa la mano su di lui in segno di onore.
    In questo suo fremere, il pastore non è forse pieno di gioia poiché porterà l’impronta regale ?
    E tuttavia non è forse maggiormente assillato dal suo tremito ?
    Che cos’è morire, se non stare nudi nel vento e disciogliersi al sole ?
    E che cos’è emettere l’estremo respiro se non liberarlo dal suo incessante fluire, così che possa risorgere e spaziare libero alla ricerca di Dio ?
    Solo se berrete al fiume del silenzio, potrete davvero cantare.
    E quando avrete raggiunto la vetta del monte, allora incomincerete a salire.
    E quando la terra esigerà il vostro corpo, allora danzerete realmente.

    Kahlil Gibran

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  2. Galvanor…cavaliere errante..è un onore per me essere inserita all’interno dei tuoi link preferiti!
    Per quanto riguarda il nik di una sola parola da collegare al mio blog-address: sceglilo tu, ti prego.
    Da quel poco che ho letto di te, sono certa che sceglierai il termine più adatto a rappresentarmi.
    ascoltiamo cosa il “caso” ti suggerirà …
    Un abbraccio!

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  3. Grazie Galvanor per il tuo messaggio, molto gradito, sono contenta. E’ un piacere tornare sempre qui, ormai non posso che ripetermi….è un piacere tornare ad assaporare questa atmosfera di cavalieri dolci e combattenti. Sai ieri sera ho visto un film bellissimo che ho noleggiato, si intitola: Il destino di un cavaliere. Se ancora non l’hai visto, fallo perchè vale la pena vederlo.
    Ti auguro una bellissima serata.
    Un abbraccio da Prediletta:-)))

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  4. Ehm, mi vergogno quasi a scriverti nuovamente, sono sempre qui ehehehehe;-). Volevo anzitutto ringraziarti per la tua gentilissima risposta, e poi dirti che ho visitato il tuo sito ufficiale, è stupendo. Ho lasciato il commento nel guest book (non so’ se ho scritto bene, sono negata con l’inglese), però ci tenevo a scrivertelo anche qui.
    Mi complimento nuovamente, a presto Galvanor.
    Un abbraccio, Prediletta:-)))

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