John (Jackie) Duddy (17). Ucciso con un colpo al petto nel parcheggio dei condomini di Rossville. Quattro testimoni affermarono che Duddy era disarmato e stava scappando dal reggimento dei paracadutisti. Tre di loro videro un soldato prendere attentamente la mira sul ragazzo mentre correva. Era zio del pugile irlandese John Duddy, Patrick Joseph Doherty (31): ucciso da un colpo alle spalle mentre tentava di mettersi al riparo nella spiazzo antistante i condomini di Rossville. Doherty fu fotografato ripetutamente dal giornalista francese Gilles Peress sia prima sia dopo la sua morte. Nonostante la testimonianza del “Soldato F”, che fece fuoco sull’uomo, perché, a suo dire, teneva in mano una pistola e stava sparando, fu constatato che le fotografie ritraevano Doherty disarmato. I test forensi sulla sua mano, per verificare resti di polvere da sparo, diedero esito negativo.
Bernard McGuigan (41). Ucciso da un colpo alla nuca quando era andato a soccorrere Patrick Doherty. Aveva sventolato un fazzoletto bianco al soldato per indicare le sue intenzioni pacifiche.
Hugh Pious Gilmour (17). Ricevette un proiettile che colpì il gomito entrando poi nel petto, mentre scappava dal reggimento paracadutisti in Rossville Street. Fu constatato che una fotografia scattata alcuni secondi dopo l’uccisione di Gilmour, lo mostrava disarmato, e i test per i residui di polvere da sparo diedero esito negativo.
Kevin McElhinney (17). Colpito alle spalle mentre tentava di mettersi al riparo all’entrata del condomini Rossville. Due testimoni affermatono che McElhinney era disarmato.
Michael Gerald Kelly (17). Colpito allo stomaco mentre si trovava vicino alla barricata dei Rossville Flats. Fu constatato che Kelly che disarmato.
John Pius Young (17). Colpito alla testa mentre si trovava vicino alla barricata dei condomini. Due testimoni affermarono che era disarmato.
William Noel Nash (19). Colpito al petto vicino alla barricata. Testimoni hanno affermato che Nash era disarmato e stava correndo in soccorso di un altro mentre fu ucciso.
Michael M. McDaid (20). Colpito in faccia mentre si trovava vicino alla barricata mentre si allontanava dai paracadutisti. La traiettoria del proiettile indicava che potrebbe essere stato ucciso dai soldati appostati sulle mura di Derry.
James Joseph Wray (22). Ferito e poi colpito nuovamente da vicino mentre si trovava a terra. Alcuni testimoni, che non furono chiamati dalla commissione d’inchiesta di Widgery, hanno affermato che Wray stava gridando che non riusciva a muovere le gambe, prima di venire colpito la seconda volta.
Gerald Donaghy (17). Colpito allo stomaco mentre tentava di scappare al sicuro verso Glenfada Park e Abbey Park. Donaghy fu portato in una casa vicina dove fu visitato da un medico. Le sue tasche vennero svuotate per poterlo identificare. Una fotografia della polizia fatta più tardi del corpo di Donaghy mostrava bombe a mano nelle sua tasche. Né quelli che cercarono nelle sue tasche nella casa, né il medico ufficiale dell’esercito britannico (Soldato 138) che dichiarò la sua morte dissero di aver trovato bombe nelle sue tasche. Donaghy era membro di Fianna Éireann, un movimento giovanile repubblicano legato all’IRA.
Gerald (James) McKinney (34). Ucciso appena dopo Gerald Donaghy. Testimoni affermarono che McKinney stava correndo dietro Donaghy, e che si fermò alzando le mani gridando “Don’t shoot! Don’t shoot!” (Non sparate! Non sparate!), quando vide Donaghy cadere. Gli fu quindi sparato al petto.
William Anthony McKinney (27). Colpito alle spalle mentre cercava di soccorrere Gerald McKinney.
John Johnston (59). Colpito alla gamba e alla spalla sinistra in William Street 15 minuti prima che iniziasse la sparatoria. Johnston non rendeva parte alla marcia, ma stava andando a trovare un amico a Glenfada Park. Morì 4 mesi e mezzo più tardi.