Disponibile on line il nuovo numero di 𝘾𝙊𝙉𝙁𝙄𝙉𝙄, il cui tema del mese, “OPPIO DEI POPOLI“, è stato scelto con evidente riferimento alle drammatiche vicende che hanno sconvolto l’Afghanistan.
Due i miei contributi:
“Il nodo di Gordio” – Pagina 15
“Droghe di Stato: a volte ritornano” – Pagina 39
Come già specificato in altre occasioni, e in replica ai quesiti posti da qualche amico che ha avuto modo di leggere il magazine già ieri, ribadisco che 𝘾𝙊𝙉𝙁𝙄𝙉𝙄 è un progetto editoriale al quale collaborano giornalisti, accademici ed opinionisti con diverse sensibilità politiche e pertanto l’errore più grande che si potrebbe commettere è ritenerla una testata con “linea editoriale univoca”. Dai miei articoli traspare ben evidente il pensiero sull’attuale classe partitica e la netta differenziazione tra i presupposti di un “vera” destra (moderna, sociale, europea), di cui mi sento umile rappresentante con il “piccolo” movimento “Europa Nazione”, e quelle posticce, aduse tra l’altro a scannarsi vicendevolmente, che, almeno per quanto mi riguarda, il termine utilizzano impropriamente. Mi è d’obbligo, quindi, a scanso di equivoci, prendere nettamente le distanze da chi, anche su CONFINI, a siffatti soggetti e partiti conferisce immeritata dignità destrorsa.
Di seguito il link per la visione dei numeri arretrati:
CONFINI – NUMERI ARRETRATI
VERSIONE PDF DEL MAGAZINE, SCARICABILE.
Si ricorda che per la visualizzazione ottimale è preferibile utilizzare i seguenti font: BROCHURE O FUJIAMA, scaricabili dalla home page, colonna destra (cliccare qui).